Geocaching, benvenuta nel gioco analogico più geek che ci sia
Posted by Luigina Foggetti | Filed under Becoming a geek, Curiosità
Lo definirei un UGG, user generated game, una caccia al tesoro sociale, si partecipa sia come creatrici di nuovi nascondigli, sia come esploratrici geek, che dopo aver raggiunto la meta si connettono online per registrare il log e condividere esperienze, suggerimenti e fotografie.
Su geocaching.com, il sito ufficiale, troverete tutte le informazioni per poter incominciare. Basterà poco per appassionarvi. E’ una bellissima occasione per stare all’aria aperta e per scoprire luoghi affascinanti, anche vicino casa, di cui eravate all’oscuro. Ma soprattutto, un’attività davvero divertente.
Che cos’è?
Il Geocaching è una versione high-tech della caccia al tesoro, un gioco praticato in tutto il mondo da avventurosi ricercatori dotati di un ricevitore GPS. L’idea principale è quella di nascondere dei contenitori, chiamati geocache o brevemente cache, in posti all’aperto e poi condividere la propria esperienza online. Ci sono centinaia di contenitori, barattoli, scatole e luoghi vicino a casa che stanno aspettando di essere trovati. Magari ci siete passate davanti decine di volte, ma ancora ne eravate all’oscuro.
Come è nato?
Il geocaching nasce con il nome di “GPS Stash Hunt” nel 2000, il giorno dopo che l’amministrazione del presidente USA Bill Clinton aveva rimosso il Selective Availability, il segnale che disturbava i GPS civili compromettendone così la precisione: l’errore dai 100m tornò ad essere di circa 10m.
Tutto partì da un’idea di Dave Ulmer, che dopo aver nascosto un contenitore (il primo “stash”) ne comunicò le coordinate sul newsgroup “sci.geo.satellite-nav”. L’idea è stata talmente apprezzata che in pochi giorni i frequentatori del gruppo hanno iniziato a creare nuovi stash negli Stati Uniti e dopo circa un mese veniva nascosto il primo in Australia.
Le regole del gioco
Ci sono 3 momenti principali in questo gioco:
- Prima di partire cercate online un cache da scoprire: vicino a casa, fuori porta, in una città dove andrete presto in vacanza
- Uscite e andate a caccia del vostro cache in compagnia del vostro GPS
- Condividete la vostra esperienza online.
Prima di partire
- Registratevi al sito geocache.com, e ottenete un free account. In futuro nel vostro account potete aggiungere tutti gli amici geocacher e vedere le loro conquiste.
- Individuate un geocache in una zona che vi piacerebbe visitare o che siete certe di poter raggiungere nei tempi desiderati. Dipende se cercate un nascondiglio difficile o siete in cerca di avventura. Qui la mappa dei geocache in Italia. Prendete nota delle coordinate e degli hint (aiuti). Inserite le coordinate nel vostro GPS.
- Se pensate che il percorso sarà lungo, portate con voi acqua e cibo e vestitevi comode. Consiglio anche un paio di guanti se ci tenete alla vostra manicure I geocache fuori città sono spesso nascosti sotto rocce sporche di terra o di fango. Credere di trovare un cache senza sporcarsi le mani, ma solo spostando cose coi piedi, è da babbani :-).
- Non dimenticate il vostro GPS e delle batteria extra.
Uscite e giocate
- Siate rispettosi dell’ambiente, praticate il Cache In Trash Out.
- Usate il GPS per trovare il geocache nascosto.
- Se siete in una zona urbana cercate di non dare nell’occhio, e di non farvi vedere dagli altri presenti, i cosiddetti Muggles, i Babbani (Harry Potter rules), gli umani insomma. Loro non sanno e non capirebbero :-).
- Un volta raggiunta la zona indicata per buona dal vostro GPS, cominciate a guardarvi attorno: notate tutti i particolari poco naturali, pietre posizionate in modo ordinato, buchi chiusi da un sasso… Alcuni cache sono camuffati con foglie finte, altri attaccati a parti metalliche con magneti. Datevi da fare insomma, tirate fuori la Miss Marple che è in voi.
- Una volta trovato scrivete data e nome nel logbook che trovate all’interno e riposizionate il geocache nella stessa posizione in cui l’avete trovato.
Condividete la vostra esperienza
- Se prendete qualcosa dal geocache, lasciate qualcosa di uguale valore o anche più.
- Scrivere la vostra esperienza nel logbook del geocache.
- Riportate il vostro log online, sul sito ufficiale, raccontando la vostra storia e caricando le foto che avete scattato. Per loggare la vostra scoperta leggete come sul sito ufficiale.
Il comportamento da tenere
Siate rispettose dell’ambiente, evitate di farvi vedere dai babbani. Non nascondete mai i tesori in luoghi che possono creare allarme, pericolo, o essere scambiati per oggetti pericolosi, né in luoghi che possono arrecare danni in caso di un forte incremento antropico (ad esempio, siti archeologici o particolari oasi naturali).
Quando scoprite che un cache è stata rubato, spostato o distrutto, riportare nel sito web che la cache stessa necessita di manutenzione.
Tipi di cache e loro contenuto
In genere un cache è un contenitore da frigorifero, un barattolo di vetro, un contenitore nero di pellicole al cui interno si deve trovare sempre almeno un logbook, un piccolo blocco note sul quale il geocacher lascia un segno del passaggio sotto forma di firma o anche di un commento. Solitamente, oltre al logbook, si trovano anche oggetti di scarso valore (piccoli giocattoli, gadget, monetine, ecc). Potete prelevarne uno solo e lasciatene uno di altrettanto valore.
Nell’ultimo trovato sabato io ho lasciato una spilletta della prima GGD di Urbino. Valore? Inestimabile o comunque superiore a quello di un gattino nero di plastica :-).
I cache sono di svariati tipi: tradizionali, micro, multipli, puzzle, virtuali. Alcuni sono nascosti pure sott’acqua, come a Salò, sul Lago di Garda.
Alcuni oggetti, detti Trackable, hanno un ruolo particolare: si tratta di oggetti numerati che viaggiano di cache in cache, e i cui spostamenti devono essere riportati sul sito web. Il Trackable più classico e più famoso è il Travel Bug, ma si stanno diffondendo a macchia d’olio anche i Geocoin.
Dove sono nascosti
Di solito vengono nascosti in luoghi di interesse turistico, naturalistico o storico, nei posti più impensati.
Oppure vengono posti nei pressi di luoghi magari poco turistici ma ugualmente meritevoli di una visita, come vecchie abbazie, chiesette di campagna, rovine di antichi castelli: la filosofia di fondo del gioco, infatti, è quella di offrire ai giocatori la possibilità di visitare luoghi poco conosciuti, ma ugualmente caratteristici, conosciuti soltanto dai residenti.
Chi è il geocacher
Il gioco è praticato da persone di tutte le età, con un forte senso della comunità e amore per l’ambiente.
Lo consiglio a tutte le geek che hanno figli, i piccoli si divertiranno un mondo, ed è l’occasione giusta per trascorrere una piacevole giornata all’aperto in famiglia.
Novità per le geek geocacher
Se avete un GPS di ultima generazione, o un mobile dotato di GPS, potete scaricare le coordinate direttamente sul vostro dispositivo. Ci sono anche applicazioni per iPhone: in questo modo potete essere totalmente indipendenti e recuperare informazioni in qualsiasi momento.
Questo il mio account:
Buona fortuna e viaggiate sempre con gli occhi ben aperti ora!
Tags: caccia al tesoro, cache, Gadget, game, geek, geocache, geocacher, geocaching, GGD, gioco, GPS, hint, travel bug, ugg, user generated game
3 Responses to “Geocaching, benvenuta nel gioco analogico più geek che ci sia”
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Lo rileggo con calma stasera :)
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è divertentissimo :) Sei in mezzo alla natura, cerchi, scopri, ogni volta è una sorpresa :)
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leggetelo con calma stasera e chiamatemi se volete andate a cercare il vostro primo cache!
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Like con applausi, bellissimo articolo, brava Lui :D
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Grazie Federico, detto da te poi vale doppio. non me ne vogliano le alte ;-) Cmq ieri ho pensato che lasciare nei cache un oggetto tipo la spilletta GGD sia un modo nuovo per fare viral marketing :-)
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Il mio post fonte di ispirazione per un articolo su wired.it http://www.wired.it/news/archivio/2009-03/09/giochiamo-ai-pirati,-voi-prendete-un-gps-noi-vi-diamo-la-mappa-del-tesoro-(1).aspx
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Io ho già piazzato della roba mesi fa a Riva del Garda e Milano
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Gianluca, veramente? Nel senso che a settembre possiamo cercare la geo cache che hai nascosto tu? Bello! :) Dimmi che ci hai messo qualche favolosa caramellina! :)
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Il prossimo we mi dirigo dritta a Riva, un'occasione per fare una bella gita
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ho riletto, ma il mio unico gps è dentro al blackberry, devo capire se c'è un'applicazione per mettere le coordinate :)
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non so come sia quello del blackberry, ma in quello dell'iphone le inserisci nel campo indirizzo, devi solo capire in che forma: sul sito le coordinate sono in diverse "formattazioni" :)
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bellissimo post, spiegazione eccelsa, fa venire voglia di cominciare SUBITO! :)
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Prendi la tuta da sub e vai a cercare quella a Salò ;) SUBITO! ;)
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Sara, si dice MUTA da sub, per cortesia, eh. Vado ;)
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ehm, refuso? :) [sorrisino angelico]
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:D ah ok...
March 9th, 2009 at 9:30 pm
[...] mi son decisa e finalmente ho scritto il post promesso sul geocaching. Però non qui, su Girl Geek Life, blog sequel del di GGD Italia, che curo con altre 4 [...]
March 9th, 2009 at 10:24 pm
la cache di Salò, a 18 mt di profondità, ecco a cosa servono le apneiste geek
March 9th, 2009 at 10:26 pm
Paola, appena si riscalda un po’ l’acqua del lago andiamo, io ti aspetto fuori però