Intervista a Emanuela Pignataro
Posted by Daniela Pavan | Filed under Meet the Geek
L’unione di competenze tecnologiche e di marketing risulta essere sempre più una combinazione vincente sul mercato del lavoro.
La protagonista dell’intervista di oggi ne è la dimostrazione.
Emanuela Pignataro ha lavorato in Microsoft dal 2001 al 2007, coprendo l’incarico di Marketing Director fino al 2006 e diventando poi EMEA Marketing Communication Director.
Oggi lavora nel mondo dell’editoria come UK Country Manager di CondéNet, la testata online del gruppo Condé Nast, che pubblica titoli del calibro di Wired.
Ciao Emanuela e grazie per la disponibilità. Che cosa significa essere Country Manager in CondèNet?
Come Country Manager UK, sono alla guida di un team di 50 persone, responsabile di tutta l’attività online di Condé Nast, supervisionando tutte le funzioni, incluso lo sviluppo di contenuto, il prodotto, il sales e marketing.
Hai un’esperienza fortemente internazionale. Qual è il motivo che ti ha spinto ad andare all’estero? E quali sono le differenze che hai riscontrato tra l’Italia e gli altri Paesi in cui hai avuto modo di lavorare?
Trovo estremamente stimolante il contatto con persone con un background culturale diverso. Sin dai tempi della scuola ho sempre avuto la passione per le altre culture e questo mi ha spinto ad andare a studiare all’estero e poi iniziare la mia carriera lavorativa presso un’azienda multinazionale.
Sicuramente l’organizzazione e i processi non sono nel DNA degli italiani ma ritengo che l’Italia sia un paese estremamente creativo, flessibile e dinamico.
C’è qualcuno che ammiri particolarmente e a cui ti ispiri per la tua carriera?
Non c’è una persona in particolare, piuttosto amo leggere articoli e biografie di grandi leader per cercare di trovare ispirazione e anche per utilizzarli come esempio nella vita lavorativa.
Che ruolo gioca l’aggiornamento costante, dal punto di vista tecnico e di conoscenza del mercato, nella tua carriera?
L’aggiornamento è fondamentale, specialmente nel mondo digitale. Bisogna sempre essere al passo con i nuovi trend e le nuove tecnologie. Il contatto con il mercato è importante perchè mi permette di capire che cosa vogliono i nostri utenti e i nostri clienti e quindi capire dove investire per rispondere ai loro bisogni.
Come eri cinque anni fa? Quali obiettivi ti poni per i prossimi cinque anni?
Cinque anni fa ero sicuramente più giovane
A parte gli scherzi, credo di essere sempre la stessa persona di cinque anni fa; per me la cosa fondamentale è avere passione per il lavoro che faccio. In questo momento non ho obiettivi particolari se non un giorno tornare negli Stati Uniti e ricoprire un ruolo internazionale dove poter mettere in atto tutte le conoscenze sviluppate in questi anni.
Quali sono le qualità e i punti di forza che ti hanno portata ai tuoi successi?
Sicuramente la determinazione e la passione per il mio lavoro. Il mio credo è “when there is a will there is a way” e quindi anche nei momenti più difficili ho sempre creduto nelle mie potenzialità e mi sono concentrata nel cercare di superare gli ostacoli in modo creativo.
Quali sono stati gli imprevisti principali durante il tuo percorso professionale? Come li hai superati?
Una costante della mia vita professionale, lavorando per grandi multinazionali, sono state le riorganizzazioni frequenti e quindi il dover riconfermare le proprie capacità ed essere apprezzati da diversi managers. La cosa che mi ha aiutato molto è stata la focalizzazione sul mio lavoro e la capacità di non perdere la passione per quello che faccio.
Sei soddisfatta della crescita che hai realizzato fin qui? Quali traguardi vorresti ancora raggiungere?
Sicuramente sono soddisfatta della mia carriera professionale soprattutto perchè ho avuto l’opportunità di ricoprire diversi ruoli all’interno delle aziende dove ho lavorato e questo mi ha offerto la possibilità di crescere molto professionalmente e personalmente. Non ho ancora raggiunto la mia meta finale che è tornare a vivere e lavorare a New York, città che mi è rimasta nel cuore e che mi lega a dei bellissimi ricordi.
La tecnologia è sempre più presente nella nostra quotidianità. Quali oggetti tecnologici, applicazioni e online tools usi più di frequente?
Non potrei vivere senza il mio blackberry e il mio PC, devo ammettere che sono completamente schiava di questi due strumenti, anche in vacanza! In questo momento sono un’assoluta fan di Facebook, lo trovo un’idea geniale, l’essenza di quello che la tecnologia dovrebbe offrire: rendere la vita piu’ facile e facilitare la comunicazione tra le persone (connecting people).
Quali sono le tue passioni extralavorative?
Mia figlia, Lucrezia, una piccola peste di 20 mesi è il centro della mia vita in questo momento e la mia vera passione. E’ assolutamente intrigante come ogni cosa che per me è normale per lei sia una scoperta continua e amo rivivere esperienze attraverso la sua innocenza disarmante.
Che consiglio daresti alle Girl Geek che vorrebbero seguire una carriera come la tua?
Essere determinate, non farsi scoraggiare dalle difficoltà e avere sempre la passione per quello che si fa.
Tags: CondeNast, Condenet, Emanuela Pignataro, GGD, girl geek
6 Responses to “Intervista a Emanuela Pignataro”
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- daniela,
- Maurizio Mazzanti,
- GGD Marche,
- Antonella,
- CaramellaMenta,
- lalui,
- pm10,
- Sara Maternini
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Emanuela è Country Manager in CondèNet
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Intervista blanda, peccato. A mio modo di vedere, non dice così particolarmente interessanti. Mi avrebbe fatto piacere sapere da questa signora se conosce gli RSS, se legge le news e i blog attraverso un feed reader, se ha un blog personale, se è iscritta a FriendFeed (e sa cosa sia) se usa Twitter (e sa cosa sia), quali strumenti online collaborativi usa per l'organizzazione dei suoi team di lavoro. E altre domande di questo tipo.
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Le domande delle nostre interviste vengono personalizzate per ognuna delle intervistate, ma per scelta editoriale sono simili per tutte. La domanda su tool e applicazioni c'è e lei ha risposto ciò che usa di più. E, implicitamente, risponde anche alle tue domande. Le nostre interviste non sono inchieste, ma profili di donne che occupano dei posti importanti e speriamo possano essere un'ispirazione per altre donne...
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Sinceramente a me sapere se è una donna 2.0 interessa poco, interessa sapere il suo approccio con il mondo del lavoro e le logiche/politiche aziendali
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@lalui: a me interessa, invece. E poi si tratta di un intervista fatta da GGD, per cui ci si aspettava un taglio molto più 'geek'. La mia comunque non voleva essere polemica ma seria curiosità.
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ma noi siamo geek a tutto tondo, la tecnologia non è solo social media, anche se poi lei è approcciata nell'editoria online, rapporto fra editoria online e social media potrebbe essere argomento di un altro post...
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secondo me troppo spesso i temini "web 2.0" e "geek" vengono equiparati: non è che se uno è geek deve per forza essere anche "web 2.0"... E viceversa: quanti qui dentro non sono geek? Perciò non capisco perchè, come dicevo sopra, dei profili di donne che dovrebbero ispirare altre donne, dovrebbero avere un piglio web 2.0 per forza...
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Sono d'accordo con Sara e Lalui. Meet the Geek traccia profili di donne di successo non ricerche di settore. Visto il tuo esplicito interesse comunque cercheremo di capire come approfondire il tema. Penso che dall'intervista di Emanuela ci sia molto da imparare. Uno dei suoi insegnamenti per quanto mi riguarda è di continuare a sviluppare le proprie competenze tecnologiche ma, un po' alla volta, affiancare anche competenze più manageriali (dalla leadership al marketing per esempio).
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@Sara Maternini: hai ragione. I termini "geek" e "web 2.0" sono diversi e non vanno confusi. Io, comunque, non pretendevo che la signora intervistata dal vostro blog avesse necessariamente un 'piglio web 2.0'. Io mi chiedevo se ce l'avesse. E speravo che l'intervista servisse ad indagare la cosa. La differenza sta tutta qui.
March 17th, 2009 at 12:58 pm
Intervista blanda, peccato.
A mio modo di vedere, non dice così particolarmente interessanti.
Mi avrebbe fatto piacere sapere da questa signora se conosce gli RSS, se legge le news e i blog attraverso un feed reader, se ha un blog personale, se è iscritta a FriendFeed (e sa cosa sia) se usa Twitter (e sa cosa sia), quali strumenti online collaborativi usa per l’organizzazione dei suoi team di lavoro.
March 17th, 2009 at 1:08 pm
Le domande delle nostre interviste vengono personalizzate per ognuna delle intervistate, ma per scelta editoriale sono simili per tutte. La domanda su tool e applicazioni c’è e lei ha risposto ciò che usa di più. E, implicitamente, risponde anche alle tue domande. Le nostre interviste non sono inchieste, ma profili di donne che occupano dei posti importanti e speriamo possano essere un’ispirazione per altre donne… La polemica non è il nostro mestiere
March 17th, 2009 at 1:12 pm
No, Sara la mia non voleva essere polemica. Scusa, forse ho usato il tono sbagliato.
E’ che poteva essere una occasione per sapere di più su di una donna che riveste una posizione di tutto rispetto nell’editoria online italiana. Tutto qui.
March 17th, 2009 at 3:12 pm
Gli strumenti tecnologici e i tool online che utilizza Emanuela non coincidono con i tuoi…ma non credo che questo tolga interesse all’intervista.
Ognuno di noi utilizza gli strumenti che ritiene più opportuni per la propria attività e non per forza quelli che usati da te rivestono importanza per gli altri.
Anyway accogliamo le tue osservazioni e cercheremo di approfondire maggiormente questo aspetto per le prossime interviste.
Considera comunque che l’obiettivo di Meet the Geek non è fare una ricerca o un’inchiesta ma far conoscere meglio donne di successo nel mondo della tecnologia, individuando i fattori vincenti delle loro carriere.
March 17th, 2009 at 4:16 pm
Oltre ad un’intelligenza brillante, un aspetto che fa di Emanuela un’ottima manager è secondo me proprio la formazione fortemente internazionale. Lavorare su diversi mercati vuol dire guadagnare in flessibilità e apertura mentale: insomma, una marcia in più.
March 17th, 2009 at 4:37 pm
@Daniela Pavan: gli strumenti online che ho citato non sono (necessariamente) quelli usati da me.
La mia era una curiosità. Nessuna presunzione.
Secondo me questa intervista poteva essere, appunto, l’occasione per sapere qualcosa in più sugli strumenti che un manager importante per l’online, come Emanuela Pignataro, usa nel suo lavoro.
Tutto qui.