“Ritratti d’Autore by Google” di Daniela Trifone
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Daniela Trifone, Search Engine Marketing Consultant per Sems, esperta di Web Analytics spiega alcuni ruoli coinvolti nel SEO e l’impatto di visibilità positiva e negativa in Google attraverso tutti i settori.
Presentata alla Girl Geek Dinner Milano #7 “Tu non sei tu, sei quello che Google dice di te“, 20 Febbraio, 2009.
Tags: google, motori di ricerca, presentazione, search engine optimization, sem, seo
“La Tua Identità Online” di Miriam Bertoli
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Miriam Bertoli, Search Marketing Director per TSW a Treviso parla dell’identità online.
Presentata alla Girl Geek Dinner Milano #7 “Tu non sei tu, sei quello che Google dice di te“, 20 Febbraio, 2009.
Tags: google, motori di ricera, presentazione, sem, seo
“SEO. Introduzione (Search Engine Optimization)” di Sara Borghi
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Sara Borghi SEO Junior per MOCA Interactive di Treviso ci spiega la base del SEO, Search Engine Optimization.
Presentata alla Girl Geek Dinner Milano #7 “Tu non sei tu, sei quello che Google dice di te“, 20 Febbraio, 2009.
Tags: google, motori di ricerca, presentazione, search engine optimization, sem, seo
E se fosse… un’antropologa? Sarebbe una Geek Girl
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Federica Digiorgio, sociologa con passione per l’antropologia e il mondo radiofonico, è oggi content manager delle CreActive Four.
Mesi fa posi una semplice domanda a Marco Aime:
Come potrei applicare il metodo etnografico, appreso sul territorio, nel mondo virtuale?
La risposta, semplice e spiazzante, mi portava ad intervistare i blogger, anziché gli abitanti di un dato contesto culturale.
E come svolgere la tradizionale ricerca sul campo? Entrando nelle community, destrutturando i codici del linguaggio, cogliendo i simboli di riferimento e interpretandone il valore condiviso.
Il fulcro della costruzione culturale è data dalla reiterazione di simboli condivisi e dal coinvolgimento in un rituale: l’antropologo (anche nel contesto digitale) desume i significati, entrando nel sistema del pensiero di un gruppo sociale.
Per un resoconto etnografico sulle relazioni in rete mi lascerei ispirare da Augè (capace di immergersi nel ruolo di etnologo anche nella metropolitana parigina), proverei ad addentrarmi negli scenari del mediascape, alla ricerca di un esempio postmoderno delle pratiche comunitarie, una vera e propria ‘tribù’, in cui la condivisione e la cooperazione per un sapere comune si esprimano in un nuovo livello di esperienze.
Innanzitutto, per capire certe dinamiche bisogna farne parte.
Da quando mi occupo di comunicazione, ho scoperto che esistono varie forme di sottoculture in rete, anche a Milano, aperte alla condivisione, protagoniste di rituali collettivi esperiti con i partecipanti alla propria community. Mentre ci riflettevo, mi è balenata un’idea: quale indagine migliore di una comunità metadigitale? Sto parlando di noi, Geek Girl, un gruppo in rete che parla della rete.
Da qui la mia proposta sperimentale: se volete vedermi in azione, passando da un post ad un discorso ermeneutico della nostra identità, mi offro per un’analisi delle dinamiche di gruppo in occasione del prossimo rituale a Milano.
Che ne dite?
Tags: antropologa, dinamiche della rete, etnografia relazioni in rete, Federica Digiorgio
Tech Travels
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Foto di LaPaoly
Per molto tempo ho pensato che “tecnologia” facesse rima con “lavoro” e che dovesse quindi essere confinata in ufficio o nello studio di casa.
La passione per la fotografia mi aveva fatto cedere solo alla fotocamera, quale unico strumento tecnologico degno di farsi una vacanza con me.
Tuttavia, occorre ammetterlo. Per quanto nell’immaginario comune sia spesso considerata un peso, in senso fisico, la tecnologia in viaggio può rivelarsi la panacea di molti mali.
Specie se realizziamo che tecnologico può essere un pc, un capo di abbigliamento e persino uno scaldavivande.
Una valigia “tecnico-tecnologica” di 12 kg, in cui non si inseriscano liquidi, acquistabili in dosi idonee sul posto, è un bagaglio a mano che consente, per esempio, di affrontare un viaggio estivo di 3 settimane in Canada.
E’ bene prevedere innanzitutto l’uso di capi in tessuto sintetico (omnitech, neoprene, nylon…) leggeri e capaci di asciugare in una notte (pantaloni, magliette, camicie, intimo e calze), scarpe in gore-tex per il trekking (alcuni modelli sono anche sufficientemente eleganti da poter essere indossati al ristorante), ciabatte ultrapiatte, zaino multitasche pieghevole per escursioni giornaliere, occhiali da vista con lenti polarizzate, fascia per capelli (che all’occorrenza diventi foulard, cappello, bandana e molto altro), e spazzolino. Per le emergenze climatiche sono sufficienti una cerata a prova di vento con cappuccio, un maglione (in pile o polartec), e un poncho impermeabile iperpieghevole. Per il mare, costume e pareo sono indumenti quasi senza peso!
Se si aggiunge un computer con alimentatore (perfetto un netbook, che può pesare anche meno di un chilogrammo!), si eliminano le code ai pc nelle hall degli hotel, si ottengono confronti rapidi tra i prezzi degli alberghi nelle destinazioni che si sceglie di raggiungere, prenotando online senza complicazioni, si comprano i biglietti per parchi o attrazioni, magari anche beneficiando di sconti per chi acquista su web (basta stampare i coupon in reception), e si controlla on line se il fido della carta di credito sta per esaurisirsi! Chiaramente, si aggiorna il blog e si hanno informazioni in tempo reale sulle mete prescelte. Unico accorgimento: assicurarsi che gli alberghi scelti offrano una connessione web wireless gratuita. Se cablata, in stanza, normalmente è a pagamento.
La fotocamera compatta digitale, affiancata da hard disk portatile per il salvataggio di foto e video (preferibile un modello il cui cavo usb sia utilizzabile sia per il trasferimento dati, sia per l’alimentazione dell’apparecchio), caricatore di pile con cavo usb (per pile ricaricabili utilizzate per la fotocamera) e 4 schede di memoria, diventa uno strumento sempre pronto all’uso. Un replicatore di porte usb può servire qualora si intenda partire con un secondo hard disc portatile o altri device da collegare al computer, o laddove si acquistino in loco gadget tipo il piattino di alluminio che, collegato con usb al computer, tiene in caldo la tazza di caffè che gli si appoggia sopra. Se si fa colazione in stanza, per risparmiare, si unisce l’utile al dilettevole.
In volo, il lettore mp3 è una buona compagnia (ricordarsi il caricatore!), ma è anche, in certi modelli, orologio che consente di visualizzare diversi fusi orari. Se a destinazione si sceglie di noleggiare un’auto, poi, può essere collegato alla radio a bordo per ascoltare sempre la propria musica preferita. Ovviamente sull’auto in questione sarà possibile installare anche il proprio navigatore, opportunamente aggiornato con le mappe della zona prima di partire, e dotato di alimentatore da auto. Il conforto risiede nella certezza di ascoltare una “voce” che parli la nostra lingua, senza rischiare di confondere la destra con la sinistra e trovarsi improvvisamente in mezzo al niente.
Per i viaggi in Paesi stranieri, ovviamente gli adattatori per i diversi attacchi alla rete elettrica sono fondamentali. Un unico adattatore da collegare alla presa e una ciabatta per attaccare più apparecchi è la soluzione migliore per caricare più strumenti alla volta, incluso il cellulare!
Il vantaggio di un bagaglio così composto, come si è detto, oltre al peso ridotto, risiede anche nella possibilità di portarlo in cabina con sè. Lo svantaggio è invece la sicurezza di comparire vestiti sempre allo stesso modo in tutte le foto. Se accettate il rischio, siete pronti per una tech-vacanza leggera.
(marchi e modelli linkati sono puri esempi degli oggetti tech citati. Sul mercato esistono altri modelli e marche altrettanto valide. La scelta è puramente esplicativa o frutto di un test personale. Né l’autrice del post, né GGLife hanno percepito alcun tipo compenso per la loro pubblicazione)
Tags: consigli, Morena Menegatti, tech travels, viaggi